VAL DI SETTA
(A LATO PUBBLICA ASSISTENZA )
"Monzuno nel cuore"
PRIMO ANNO
DI AMMINISTRAZIONE"
SIETE TUTTI INVITATI !!!!
AL TERMINE
VIGNOLI OFFRE BIRRA E PIZZA
Prenotazioni obbliogatorie 3489720068
politica attualità cronaca costume ed altro dal cuore dell'appennino bolognese
CENTRO COMMERCIALE RIOVEGGIO???
PER UN SOLO VOTO NON E’ PASSATO IN CONSIGLIO COMUNALE
LA VARIAZIONE DA ARTIGIANALE A COMMERCIALE
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CI RIPROVERA’?
QUI NON C’E’ BISOGNO
DI UN CENTRO COMMERCIALE!!!!!
CI SONO MOLTI NEGOZI SFITTI!!!!
INFORMAZIONI
3477628621
RIUNIONE PUBBLICA MARTEDI’
1 GIUGNO 2010 ORE 20.30
CENTRO SOCIALE VADO
Al di là della validità della proposta, che in questo momento è sicuramente dimostrazione di un buon senso civico.
Ma si vuole evidenziare che manca l’apposito timbro del Comune di Monzuno che ne sancisce la paternità e indica l’effettuato pagamento dei relativi diritti di segreteria per l’apposizione di locandine in esterno.
Il Futa Point a Monghidoro
Il Chiosco riprodotto nell’immagine, è di proprietà del Comune di Monzuno ed è ubicato nella Valle del Savena.Dispone di tutte le attrezzature per la vendita e somministrazione di cibi e bevande. Oltre alle attrezzature di base per svolgere le attività suddette, è fornito di tutte le certificazioni della messa a norma dei relativi impianti (elettrico, gas, ecc. ecc…)Un’area coperta permette la degustazione di cibi e bevande, mettendosi al riparo dal sole o dalla pioggia. Completa l’insieme un’ampia zona verde con angolo cottura fornito di barbeque (in muratura) adatto per grigliate di carne o di pesce.
La struttura di cui si sta parlando, è quel manufatto in muratura, posto lungo la fondo valle, vicino al campo di golf.Questo è, il riassunto, di ciò che si legge nel bando di gara per l’affidamento in gestione del chiosco.La fondo valle è ben frequentata da gruppi di turisti, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.L’ubicazione del chiosco fa di quest’ultimo, un BIGLIETTO DA VISITA (o IL biglietto da visita), dal Comune di Monzuno e del suo territorio.Si continui nella lettura del bando di gara.
La gestione dell’attività è disciplinata dalle condizioni del Capitolato Oneri e Relazione di Consistenza. Si parla dell’uso commerciale per somministrazione di alimenti e bevande, si identifica il canone annuo ed altre note tecniche.Proseguendo si chiarisce quale sarà l’offerta gestionale (apertura, dati quali/quantitativi sul piano manutentivo-?????- l’intervento di asfaltatura ed il numero e qualità delle feste campestri).
Insomma nei tre plichi che regolamentano il bando non si accenna minimamente alla possibilità di inserire (anche obbligatoriamente) una percentuale di vendita di prodotti nostrani. Percentuale che si potrebbe, per esempio, indicare nel 50 – 60% dei prodotti esposti.La domanda viene spontanea:
Quale piano diabolico stanno attuando nel Comune di Monghidoro? Perché sembra impossibile per il Comune di Monzuno attuare lo stesso piano?
Riusciamo a complicarci la vita, perdendo tempo ed energie a discutere sulla validità dell’apertura di un centro commerciale che tutto farà, fuorchè esaltare le potenzialità delle nostre terre.Il chiosco come altre realtà disseminate nel nostro Comune, potrebbero, con un investimento molto MENO SOSTANZIOSO, essere un veicolo pubblicitario di prodotti locali. In fine ci si domanda:
Perché il bando di gara relativo ad un’attività produttiva è stato preparato e firmato dall’Ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico?
Non era più opportuno che lo redigesse l’Assessore alle attività Produttive? Questo è il suo campo, la sua materia…………….o forse si occupa di altro?
Come al solito anche questa volta l’Amministrazione del Comune di Monzuno ha perso (o sta perdendo) una valida occasione.
La Baita degli Alpini,
Splendida costruzione, su due piani, presenta un’area verde riccamente attrezzata. Da notare il balcone, posto al piano primo, dal parapetto del quale, discendono grappoli di edera.La finitura in legno delle pareti esterne, del piano primo, dona alla costruzione quel fascino antico di un’epoca passata. L’ordine e la pulizia delle siepi che delimitano l’area, insieme alla regolare disposizione delle alberature esterne conferiscono alla costruzione un carattere di alta aristocrazia.
Costruzione in via di completamento. Totalmente in legno, nella più consolidata delle tradizioni alpine . La collocazione sulla cima dell’altura, permette ai visitatori, di poter ammirare uno splendido panorama. La vallata si apre ai piedi della costruzione.Un area boschiva delimita il lato superiore della costruzione. Tra le tante attrezzature previste per l’arredamento della baita, spicca, nel retro della costruzione una fulgente antenna parabolica.Un piccolo portico permette ai fruitori di sostare all’esterno, restando al riparo dalla pioggia o dalle intemperie.
Si vuole, per un attimo, sollevare alcuni dubbi.
Nel Comune di Monzuno esistono alcune frazioni, che per la storia passata hanno una certa rilevanza. Per esempio Vado. In questi, mesi, dall’insediamento della Nuova Giunta, si sono fatti una moltitudine di discorsi, si sono spese ore ad ascoltare tecnici, progettisti, assessori e chiunque fosse portatore di novità. In conclusione tante parole e pochi fatti.Tra tutti spiccano i progetti della Scuola Materna/Asilo e la futura tangenziale, dei quali o sui quali è calato un silenzio tombale. In ogni modo, avremo tempo e modo per dibattere i suddetti problemi.Si vuole portare all’attenzione dei Cittadini di Vado e a conoscenza del Sig. Sindaco la totale mancanza di attrezzature, luoghi o posti nei quali poter svolgere attività di aggregazione. Una costruzione, sulla falsa riga, di una baita come quelle sopra rappresentate, non sarebbe opportuno poterla prevedere anche nella frazione di Vado?Tutto sommato, geograficamente e se vogliamo “strategicamente” la frazione di Vado si pone come porta di accesso al Comune.Quindi, la sua immagine per l’accoglienza, l’ospitalità deve essere esaltata e risaltata.Provinciale ed il futuro Perciò si ritiene necessario trovare un luogo per poter ubicare una piccola o media costruzione che diventi un ritrovo, che identifichi un luogo dove poter svolgere delle attività di aggregazione.La richiesta non vuole sminuire il valore o l’importanza delle altre frazioni, ma credo che una maggiore attenzione debba essere posta anche a Vado.
I centri di raccolta rappresentano, nelle realtà più avanzate ed ottimizzate, un tassello fondamentale che va a complementare un sistema di gestione integrata delle varie frazioni di materiali dei rifiuti urbani.Si deve quindi trattare di una struttura pulita, ordinata e funzionale, facilmente raggiungibile ed aperta in orari comodi per gli utenti, in modo da favorirne l'utilizzo e migliorare l'immagine della città o del paese ed il rapporto dei cittadini con i propri rifiuti, evitando assolutamente che possa venire percepita come una struttura di appoggio per gli operatori del servizio di raccolta o essere confusa con una discarica.Insomma, dalle poche righe sopra scritte, l’investimento economico è di gran lunga superiore a quello presentato, immaginato, durante la campagna elettorale.Infatti, recentemente, il Primo Cittadino, ha pubblicamente ammesso che in questo momento effettuare una campagna di raccolta differenziata non è concesso alle esigue casse del Comune e parimente alle casse dei singoli cittadini.Vi sarebbe un altro sistema di smaltimento dei rifiuti, come quelli casalinghi, come avanzi di cibo.Il quadro normativo, di riferimento, ai fini di una maggiore sostenibilità economica e gestionale dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani sul territorio nazionale e di una riduzione quantitativa dei rifiuti da avviare allo smaltimento finale, si attiene al comma 3 dell’articolo 107 del DL 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal DL 16 gennaio 2008, n. 4, è sostituito dal seguente:
“non è ammesso lo smaltimento dei rifiuti, anche se triturati, in fognatura, ad eccezione di quelli organici provenienti dagli scarti dell’alimentazione trattati con apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari che ne riducano la massa in particelle sottili, previo accertamento dell’esistenza di un sistema di depurazione da parte dell’ente gestore del servizio idrico integrato, che assicura adeguata informazione al pubblico anche in merito alla planimetria delle zone servite da tali sistemi.L’installazione delle apparecchiature è comunicata da parte del rivenditore al gestore del servizio idrico, che ne controlla la diffusione sul territorio”
.L’apparecchio, raffigurato nell’immagine a lato, è un dissipatore o tritarifiuti.Come si evince, viene applicato sotto il lavandino ed è collegato allo scarico.E’ un elettrodomestico, utilizzabile sia da cucine di abitazioni come anche di bar, e ristoranti.I rifiuti tritati vengono convogliati nella rete fognaria e con l’acqua arrivano al depuratore locale per poi essere ridotti a fango e usati come ammendante in agricoltura.Per concludere questa breve riflessione, sono svariati decenni che negli Stati Uniti d’America si utilizza questo apparecchio, allora perché non provare a studiare il modo o la maniera di prevederlo anche nei nostri ambienti?
A pagina 24 e pagina 25 della rivista " Valli Bolognesi" come sul sito
http://www.vallibolognesi.it/ non abbiamo notizia della" cenerentola " Monzuno...
... che ci siano problemi da qualche parte ???