io ci sono

lunedì 17 maggio 2010

Per la serie “Le occasioni mancate”... DELLE STRUTTURE PUBBLICHE

E’ straordinario come a pochi passi da Bologna e ancor
meno da Vado si possano ammirare mirabolanti esempi di architetture alpine, perfettamente inserite nei nostri meravigliosi contesti appenninici.
Quelle che Vi andiamo a presentare, sono delle graziose baite, forse sedi di Associazioni, collocate nel mezzo o in prossimità di zone boschive.Lo stato manutentivo, dall’esterno, risulta essere ineccepibile, non un petalo di fiore fuori posto, anche le pigne, quando cadono al suolo, sembrano già sapere dove collocarsi. Insomma degli autentici gioielli.

La Baita degli Alpini,

Splendida costruzione, su due piani, presenta un’area verde riccamente attrezzata. Da notare il balcone, posto al piano primo, dal parapetto del quale, discendono grappoli di edera.La finitura in legno delle pareti esterne, del piano primo, dona alla costruzione quel fascino antico di un’epoca passata. L’ordine e la pulizia delle siepi che delimitano l’area, insieme alla regolare disposizione delle alberature esterne conferiscono alla costruzione un carattere di alta aristocrazia.

La Baita di Trasasso

Costruzione in via di completamento. Totalmente in legno, nella più consolidata delle tradizioni alpine . La collocazione sulla cima dell’altura, permette ai visitatori, di poter ammirare uno splendido panorama. La vallata si apre ai piedi della costruzione.Un area boschiva delimita il lato superiore della costruzione. Tra le tante attrezzature previste per l’arredamento della baita, spicca, nel retro della costruzione una fulgente antenna parabolica.Un piccolo portico permette ai fruitori di sostare all’esterno, restando al riparo dalla pioggia o dalle intemperie.

Si vuole, per un attimo, sollevare alcuni dubbi.

Nel Comune di Monzuno esistono alcune frazioni, che per la storia passata hanno una certa rilevanza. Per esempio Vado. In questi, mesi, dall’insediamento della Nuova Giunta, si sono fatti una moltitudine di discorsi, si sono spese ore ad ascoltare tecnici, progettisti, assessori e chiunque fosse portatore di novità. In conclusione tante parole e pochi fatti.Tra tutti spiccano i progetti della Scuola Materna/Asilo e la futura tangenziale, dei quali o sui quali è calato un silenzio tombale. In ogni modo, avremo tempo e modo per dibattere i suddetti problemi.Si vuole portare all’attenzione dei Cittadini di Vado e a conoscenza del Sig. Sindaco la totale mancanza di attrezzature, luoghi o posti nei quali poter svolgere attività di aggregazione. Una costruzione, sulla falsa riga, di una baita come quelle sopra rappresentate, non sarebbe opportuno poterla prevedere anche nella frazione di Vado?Tutto sommato, geograficamente e se vogliamo “strategicamente” la frazione di Vado si pone come porta di accesso al Comune.Quindi, la sua immagine per l’accoglienza, l’ospitalità deve essere esaltata e risaltata.Provinciale ed il futuro Perciò si ritiene necessario trovare un luogo per poter ubicare una piccola o media costruzione che diventi un ritrovo, che identifichi un luogo dove poter svolgere delle attività di aggregazione.La richiesta non vuole sminuire il valore o l’importanza delle altre frazioni, ma credo che una maggiore attenzione debba essere posta anche a Vado.




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