io ci sono

domenica 22 agosto 2010

BRAINE BRAINE BRAVI BRAVI ...

5 commenti:

  1. cari blogger,vi voglio dare una chicca.Il maniero democratico ha fatto una sclerata agostiana contro le braine e il mastacco da par suo ha risposto con una cavolata delle sue.Ad oggi l,unico acquirente certo è la coop,basterebbe telefonare a quel genio di super-mega-presidente- che alle scorse amministrative si è messo di traverso rispetto alle primarie e al candidATO DA ME PROPOSTO.Il conflitto di enteresse evocato dal maniero è per tutti, inizi intanto lui a rispondere alle 10 domandine che lo riguardano...poi se vuole essere efficace invece di chiamare il carlino faccia come noi;corte dei conti,procura,tar..quella che sta facendo la sinistra monzunese non è propriamente opposizione ma una semplice....posizione..supina!!!

    RispondiElimina
  2. Commento sull’articolo/denuncia di Francesco Manieri del 13/08/2010 del su Blog di F. Fabriani di Germano Tonelli

    Il Segretario del PD di Monzuno Sig. Francesco Manieri, con la sua “lacerante denuncia” ha dimostrato di avere una buona capacità di lettura/memorizzazione.
    Infatti, ciò che egli afferma nella denuncia, era già stato scritto e pubblicato sulle pagine del blog (Chiacchere da Bar) già svariate settimane addietro.
    Il palese conflitto di interessi di cui si fa menzione nella denuncia fu rilevato, anche, nel Consiglio Comunale durante il quale venne “bocciata” la richiesta di cambio d’uso dell’area le Braine 2. E sempre sul blog ne fu dato ampio spazio .
    Inoltre, ricordo che il 23 giugno 2010, data del famigerato Consiglio, durante il quale si è consumato il sacrilego atto del “cambio d’uso” (da artigianale a commerciale), il Signor F. Manieri non ha proferito parola sul voto o dopo il voto, né come Segretario PD né come privato cittadino.
    Per questo la “lacerante denuncia” perpetrata dal Manieri, oggi ci sembra un po’ tardiva e di poco effetto.
    Di questa denuncia/assist (per usare un termine calcistico) ne ha approfittato il Sindaco Mastacchi, per ribadire che il processo edilizio era iniziato con l’Amministrazione Marchi (PD).
    Sarebbe cortese, per non dire opportuno, che il Sindaco Mastacchi chiarisse la sua affermazione: “la variazione aveva allora come ora una finalità di rispondere ad una esigenza di mercato”.
    Un piccolo aiutino: oggi, se le attività commerciali sono in crisi, le vendite sono in calo, si registra sempre più sovente la chiusura di negozi, in città come nelle nostre zone; a quale esigenza di mercato, deve rispondere la variazione d’uso dell’area? A chi gioverà tutto ciò?
    Continua il Sindaco, riportando che, giustamente e correttamente, il Calzolari (proprietario dell’area in oggetto) durante il dibattito e votazione è uscito dall’aula (per non falsare il voto).
    Vorrei puntualizzare che è prevista dalla legge che un membro del consiglio in carica debba uscire dall’aula quando si vota un punto del O.D.G che lo coinvolga o lo riguardi direttamente.
    Ricordiamo che il Calzolari è :
    * un privato cittadino
    * un imprenditore
    * un consigliere (di maggioranza)
    * e per finire, presidente della commissione edilizia,
    che dall’area “le Braine 2” trarrà un giovamento economico (un guadagno), quindi il conflitto di interessi è più che palese.
    Al contrario, gli insegnati/consiglieri, stipendiati statali, non hanno avuto e non avranno alcun vantaggio economico da votazioni favorevoli a progetti inerenti scuola o ad altri indirizzi scolastici.
    In conclusione posso affermare che l’articolo, per chi l’ha letto, ha o potrebbe aver avuto la funzione di alzare un inutile polverone o creare un po’ di “chiacchere da bar”.

    RispondiElimina
  3. ciò che afferma il Segretario Pd nella denuncia, era già stato scritto e pubblicato sulle pagine del blog (Chiacchere da Bar) già svariate settimane addietro.
    Il palese conflitto di interessi di cui si fa menzione nella denuncia fu rilevato, anche, nel Consiglio Comunale durante il quale venne “bocciata” la richiesta di cambio d’uso dell’area le Braine 2. E sempre sul blog ne fu dato ampio spazio .
    Inoltre, ricordo che il 23 giugno 2010, data del famigerato Consiglio, durante il quale si è consumato il sacrilego atto del “cambio d’uso” (da artigianale a commerciale), il Signor F. Manieri non ha proferito parola sul voto o dopo il voto, né come Segretario PD né come privato cittadino.
    Per questo la “lacerante denuncia” perpetrata dal Manieri, oggi ci sembra un po’ tardiva e di poco effetto.
    Di questa denuncia/assist (per usare un termine calcistico) ne ha approfittato il Sindaco Mastacchi, per ribadire che il processo edilizio era iniziato con l’Amministrazione Marchi (PD).
    Sarebbe cortese, per non dire opportuno, che il Sindaco Mastacchi chiarisse la sua affermazione: “la variazione aveva allora come ora una finalità di rispondere ad una esigenza di mercato”.
    Un piccolo aiutino: oggi, se le attività commerciali sono in crisi, le vendite sono in calo, si registra sempre più sovente la chiusura di negozi, in città come nelle nostre zone; a quale esigenza di mercato, deve rispondere la variazione d’uso dell’area? A chi gioverà tutto ciò?
    Continua il Sindaco, riportando che, giustamente e correttamente, il Calzolari (proprietario dell’area in oggetto) durante il dibattito e votazione è uscito dall’aula (per non falsare il voto).
    Vorrei puntualizzare che è prevista dalla legge che un membro del consiglio in carica debba uscire dall’aula quando si vota un punto del O.D.G che lo coinvolga o lo riguardi direttamente.
    Ricordiamo che il Calzolari è :
    * un privato cittadino
    * un imprenditore
    * un consigliere (di maggioranza)
    * e per finire, presidente della commissione edilizia,
    che dall’area “le Braine 2” trarrà un giovamento economico (un guadagno), quindi il conflitto di interessi è più che palese.
    Al contrario, gli insegnati/consiglieri, stipendiati statali, non hanno avuto e non avranno alcun vantaggio economico da votazioni favorevoli a progetti inerenti scuola o ad altri indirizzi scolastici.

    RispondiElimina
  4. post 30 agosto 2010 ore 17:36
    Tonelli Germano

    RispondiElimina
  5. tentativo di risposta: perchè probabilmente, nelle menti dei nostri amministratori, progettisti, c'è l'idea che l'apertura di un centro commmerciale, multi funzioni, apporti un guadagno immediato (oggi investo e nel giro di pochissimo tempo rientro dei capitali investiti e comincio a guadagnare - badilate di euro). Per esempiose all'interno del centro commerciale, si aprisse una palestra con centro benessere, probabilmente il titolare dell'attività riterrebbe di essere di un precursore.............sbagliato. Nella vicina Bologna, nell'area ex Officine Minganti, svariati anni fa, ebbero la stessa idea.............ora navigano in pessime acque.
    Per esempio il nostro Assessore alle attività Sportive cosa ne penserebbe di questa ipotesi?
    La polisportiva di Rioveggio come reagirebbe se una parte dei "benefattori" si iscrivesse al nuovo centro sportivo?
    La polisportivo di Vado cosa potrebbe dire a questo proposito?
    Non ho volutamente menzionato le attività commerciali presenti sul luogo, in quanto sono già passati tanti giorni, settimane, dall'approvazione della variante di destinazione d'uso, sono stati pubblicati articoli e NESSUNO ha mai proferito una parola di preoccupazione. Ovviamente a tutti va bene così. Quindi oltre all'ennesimo scempio ambientale avremo anche un probabile crollo del piccolo commercio a discapito delle grandi catene.

    RispondiElimina