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domenica 7 novembre 2010

POLIAMBULATORIO VADO


Monzuno nel cuore





Spett.le
Signori Componenti
Consulta Frazione Vado


Monzuno, 02 novembre 2010

A seguito della riunione pubblica del 28 gennaio 2010 a Vado, ci preme evidenziare (come da intervento di Fabio Vignoli) le nostre perplessità sul “Nuovo Poliambulatorio”.

Naturalmente nessuno si opporrebbe alla costruzione di una nuova struttura, ma bisogna assolutamente considerare che tutta la nostra vallata è priva del servizio di Pronto Soccorso ed il “Piano Strategico Triennale” della AUSL prevede il superamento dei tradizionali ambulatori e la creazione di “Case della Salute” aperte 24 ore su 24 sette giorni su sette con servizio di Pronto Soccorso.

Questo in una situazione (che la stessa AUSL definisce) di ASSOLUTO BISOGNO di alleggerimento del lavoro dei Pronto Soccorso di Bologna; dove le attese sono ormai diventate così lunghe da non potersi ritenere degne di un paese civile.

La Frazione di Vado non avrebbe di per sé il bacino minimo di utenza, occorre pertanto una condivisione con altri comuni (Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, S. Beneddetto Val di Sambro) e nelle frazioni, piccoli ambulatori (in condivisione con i medici di base) per Visite, Prelievi e Vaccinazioni.

Un poliambulatorio come quello progettato a Vado del costo di due milioni di euro, bloccherebbe per sempre questa possibilità, senza dare ai cittadini nessun servizio
Migliorativo.

Sempre a disposizioni per confronti e approfondimenti .



Monzuno nel cuore

1 commento:

  1. Sig. Vignoli, io condivido in pieno la sua idea o il suo punto di vista.
    Noto da un pò di tempo, che il Vadese o gli altri cittadini del Comune di Monzuno sono (o sarebbero) privi del senso di lungimiranza.
    Riescono a vedere solo e solamente fino al confine della propria proprietà. Un qualcosa, un progetto che valorizzi la vallata non è minimamente pensabile.
    Per assurdo è meglio fare 8, 10 ore in fila ad un pronto soccorso di Bologna (con il rischio di essere considerati un codice bianco e pagare un ticket)però avere, al contempo una struttura medica, (che risulterà insufficiente)nella propria frazione.

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