DIMMI CHE TARTUFOFESTA A VADO!!!

1° Tartufesta a Vado (ottobre 2010)

“Abbiamo fatto cilecca!
Ci rimettiamo i soldi del viaggio!
Gente? Pochina, solo residenti!”

Questi sono solo alcuni dei commenti lapidari che sono giunti a Me e alla mia redazione. Con ogni probabilità se ne aggiungeranno altri, sulla falsa riga, quando verremo ricontatti.
Si è osservato che da quando, la Pro Loco di Vado organizza, feste e sagre paesane, queste si riducono pian piano a mere feste “condominiali” (legge Condominio ProLoco Vado). I partecipanti sono sempre gli stessi, i Vadesi, che dopo un anno, credo ne abbiano abbastanza, di queste feste private.
Capitolo espositori. In un anno, non c’è stato un ambulante che sia venuto ad esporre per più di due volte consecutive. A fine giornata il commento era sempre lo stesso….”qui non c’è giro, qui si perde solo tempo”.
Le uniche feste “riuscite” sono quelle nelle quali è intervenuta la Pro Loco di Monzuno o per lo meno delle organizzazioni facenti capo a Monzuno (vedi su tutte Il Carnevale). Credo di poter affermare che, fino a questo momento, il bilancio è semplicemente devastante. Tartufesta 2010. Definirla un coacervo di errori sarebbe sminuire il totale fallimento della vostra gestione.
Le atre frazioni hanno avuto il coraggio di pubblicare anticipatamente il menu con i relativi prezzi. Voi? No! Avete preferito celare il tutto, fino all’ultimo. Certo!! 28,00 euro per mangiare un pasto, mal cotto, senza tartufo, sarebbe stato un po’ eccessivo.
Solo alcuni partecipanti hanno “avuto il privilegio” di mangiare al caldo, con piatti di ceramica! Chi secondo Voi? Gli amici della Pro Loco di Vado, che, secondo alcune indiscrezioni, non hanno fatto la consueta fila, sono stati serviti subito, e forse non hanno pagato le 28 euro. (Si riporta in modo succinto il racconto di persone non affiliate alla Pro Loco) che sono state ad aspettare all’esterno del tendone.
Tartufo? Come era facile prevedere un pasto a base di tartufo (per Tutti) sarebbe stato al di sopra delle vostre capacità organizzative ed economiche. Quindi, da lamentele raccolte, alcuni NON HANNO MANGIATO TARTUFO, o peggio ancora, SI SONO RIVOLTE AD ALTRO LOCALE. Il resto della giornata………..uno scemare lento e inesorabile dell’ennesimo fallimento. Alcuni convenuti, di cui, per rispetto, non faremo il nome, hanno affermato che, su “consiglio” di certi esponenti noti in paese, sono stati invitati a non entrare nella pasticceria di Germano e Claudia.
Caro Presidente della Pro Loco, mi rivolgo a Lei, in quanto responsabile unico della associazione che rappresenta: da quando si è costituita la pro loco, Lei è l’unico, che lavora. Le sembra giusto? O fa parte dei Vostri accordi o del Vostro statuto? Solo pochi, pochissimi (uno o due) elementi le danno una mano. Ne conviene? Il Centauro, che si pavoneggia tra le poche bancarelle, e che giungendo, nella piazza espone la sua ruota di piume variopinte, che ruolo ricopre? Presidente, è d’accordo con me, che l’invito a non entrare nella pasticceria è un fatto gravissimo, che vi pone sullo stesso piano di persone poco corrette, e perché no!? disposte a tutto? Il vostro fallimento, odierno, non fa altro che risaltare la Vostra totale incapacità nell’organizzare e nel gestire questi eventi.
Ora mi rivolgo a tutti gli abitanti di Vado e di tutto il Comune. Con l’immagine fallimentare, che viene fornita da questi eventi, la Nostra, la Vostra frazione sta perdendo di qualità e di valore. Questo discorso, lo dovete proiettare nel futuro: turisti, probabili imprenditori che idea si fanno di Vado?...se non si riesce neanche ad organizzare una sagra paesana? Fabio Vignoli